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Op​-​Là

by Manodopera

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1.
L'eremita 04:35
L’Eremita (G. Nuti – M. Gatto) Ha lasciato scorrere il tempo nel solito ritardo gli è passato il novecento trasferito sul tetto del mondo a una quota d’eremita senza strade di ritorno dice che, non gli va poi male ha smesso di fumare ha cambiato colore la forza dei fiori, i viaggi a Katmandù, la buona vibrazione la saggezza degli indù Ora ha un tappeto volante, si trova bene e non scende se la terra lo chiama non risponde e sa vivere alla grande perché ha tutto anche se non ha niente He he he … la la la… Capannoni industriali come navi alla deriva verso economie orientali sognatori capi spirituali piegati all’esigenza di rimedi naturali via col vento sparato sulla faccia su nuove convinzioni e ritrovate convinzioni lontano dai vivi da giungle tangenziali dal solito rigore di una vita normale Alì ha un tappeto volante, per il momento non scende se la terra lo chiama non risponde Vivere alla grande è avere tutto anche se non ha più niente He he he… la la la… La carriera il posto in banca la famiglia impegna il lavoro stanca alle vette più alte del mondo tanto per cambiare aria e non fare più ritorno È venuto il tempo di andare un’ epoca finisce un’altra sta per cominciare è tornata la voglia di uscire togliamoci la maglia tutti sotto il temporale Alì ha un tappeto volante, si trova bene e non scende se la terra lo chiama non risponde e sa vivere alla grande perché ha tutto anche se non ha niente He he he … la la la … Hai che dolore, questa non è vita mi slego dalla ressa riprendo la salita alla corrente staccato dalla gente in mistico ritiro dove ho tutto e non ho niente. Ho tutto e non ho niente Ho tutto e non ho niente Ho tutto e non ho !
2.
La Chambre 03:10
LA STANZA (G. Nuti) Ci siamo coperti di nuvole e bruma Nella passione torva di una vecchia luna Piegati all’incertezza di un inutile glaciale Caduti fra le braccia di un perduto ideale Abbiamo rinunciato per testarda convinzione A ricucire trame di muta incomprensione Forse per la noia di questo fuoco spento Di un amore perso nel fondo di un cassetto Tu non mi vuoi dare un’opportunità e chiudi in una stanza la nostra libertà E così per non morire devo toglierti dal cuore scivolare sotto il letto o cadere dal soffitto tanto l’hai fatto a posta ha scegliere bene fra il torto e la ragione, quel che ti conviene. Ad un età sicura tutto questo fa paura ma del resto già lo so ho deciso me ne andrò Tu non mi vuoi dare un’opportunità e chiudi in una stanza la nostra libertà Afferriamo un qualche niente da tenere tra le mani per il resto delle ore per la vita di domani e di questa stanza il vuoto che cancelli il tuo ricordo come specchio fatto a pezzi dal silenzio del tuo sguardo.
3.
Il Circo 03:19
IL CIRCO (G. Nuti – M. Gatto) Come marionette tirate con lo spago Su abiti di stracci inciampano i pagliacci Pericolanti con passo intermittente Passo disertore alla scena e al buon umore Cadono su reti trapezisti stanchi, su voli d’equilibrio in doppi avvitamenti illusionisti, scimmie ed elefanti cannoni mangiafuoco con facce da briganti Avanti gente, vengano signori è arrivato il circo tutto il resto puo’star fuori Domatori jolly streghe regine Giocolieri fanti maghi e ballerine Scordate bande di ottone lucidato Rullano i tamburi trattenete il fiato Giungano i bimbi e in lunga fila i padri Fuggiti dalle alcove delle loro madri Avanti gente, vengano signori è arrivato il circo tutto il resto puo’star fuori Domatori jolly streghe regine Giocolieri fanti maghi e ballerine Donne alla sella con crinoline ai fianchi Piume alla criniera di cavalli bianchi Avanti gente, vengano signori è arrivato il circo tutto il resto puo’star fuori è arrivato il circo tutto il resto puo’star fuori Domatori jolly streghe regine Giocolieri fanti maghi e ballerine Donne alla sella con crinoline ai fianchi Piume alla criniera di cavalli bianchi
4.
Anita 05:44
ANITA (G. Nuti – M. Gatto) Ballerini in bilico sul filo di un mambo con sorrisi celebri e vite da romanzo stringono fra i denti rose di passione coltivate al fuoco della repressione tabacco ed aguardiente sulla noia di Milano su voli di conquista pagati a prezzo pieno. su camere d’albergo, su nuove posizioni sull’ancheggiar cedevole delle illusioni. Anita ha un occasione, un offerta lusinghiera, amante illusa ai tropici come schiava habanera Anita ha trecce nuove e sogni da salvare e un america perdida da dimenticare La strada e’ una cometa nella notte giù all’Avana la caddilac scintilla come abbaglio di savana la disillusione ai muri e’ un’insegna alla memoria, hasta sempre comandante di luce e di vittoria. Atlantiche vampate di sale e di zanzare, onde di scogliera infrante ai davanzali la luce taglia gli angoli accende i tradimenti, sorprende nelle camere l’abbraccio degli amanti Anita ha una promessa, fuggita via lontano bruciata dentro il rogo di un embargo americano Anita ha trecce nuove e sogni da salvare, ha trovato nuovo amore per poter sognare. ha trovato nuovo amore per poter sognare. Anita ha un occasione, un offerta lusinghiera, amante illusa ai tropici come schiava habanera Anita ha trecce nuove e sogni da salvare e un america perdida da dimenticare Anita ha una promessa, fuggita lontano, bruciata dentro il rogo di un embargo americano Anita ha trecce nuove e sogni da salvare, ha trovato nuovo amore per poter sognare. ha trovato nuovo amore per poter sognare.
5.
LA MOSCA D'O BAR (A. Cantone – G. Nuti - M. Gatto) In un angolo scuro all’oscuro di questa città C'è una vecchia taverna e una mosca che vive into 'o bar sopra e dentro il bicchiere ci si passa le sere non lo sente il rimpianto della vita il canto, che è fuori di là. Comm'o zucchero 'nta 'a tazzulella o'n coppa 'o babà o di vocca in vocca a tutt'e clienti d'o bar semp'a spettegulare je nun tengo che fare ca nun farme acciaccare da stracc'e jurnale senza crepa’. Ma che friesco ce sta dint'e ccà di sto bar nun scacciateme d'o bancone tiengo 'o fegato ammollo lassatime vive'. Ma che caldo ce sta fuor'e ccà 'n'ta città nun cercateme, nun scacciateme.... Tutt'o juorno avant'arreto tra i cessi sciacquoni e 'o babà je nun c'ho occupazione o meglio nun tengo da fa' ca restare a sunna' a runzare, a guarda' chiste vecchi reattori so' i ventilatori a 'o muro d'o bar Ma che friesco ce sta dint'e ccà di sto bar nun scacciateme da o bancone tiengo o fegato ammollo lassatime vive'. Ma che caldo ce sta fuor'e ccà 'n ta città nun cercateme nun scacciateme....
6.
LA TAMMURRIATA DELLE STAGIONI (G. Nuti – M. Gatto) Il tuo passaggio è un soffio di vento nel cuocere caldo di un giorno d’estate quando di qui si è fermato anche il tempo a riprendere fiato dell’ultimo sole I tuoi pensieri son foglie d’autunno, portate a mezz’aria da un filo di vento, si rincorrono e cadono insieme girando tra i rami di un vecchio tronco. Il tuo respiro e’ un velo sottile, candido come la neve d’inverno caldo e’ il fuoco della tua passione come dei poveri la rivoluzione e nei tuoi occhi l’antica saggezza di quando la rondine torna la sera non porta armi non porta bandiera, ti volti a guardarla ed e’ già primavera. non porta armi non porta bandiera, ti volti a guardarla ed e’ già primavera. Tammurriata tammurriata sotto il cappello del sol leone Tammurriata del maggio in festa senza nuvole sulla testa Tammurriata del vecchio barbone che soffia sul mondo una fredda stagione Tammurriata di pulcinella che balla in/il segreto una tarantella le tue mani sono le farfalle, che a un passo dal mondo sorreggono il cielo si stringono in un girotondo, sfiorano i fiori e riprendono il volo nel tuo sorriso, l’acqua del fiume che porta la vita alle fonti chiare e nel suono della natura ce tutta la forza degli ideali scorre nel suono della natura tutta la forza degli ideali Tammurriata tammurriata sotto il cappello del sol leone Tammurriata del maggio in festa senza nuvole sulla testa Tammurriata del vecchio barbone che soffia sul mondo una fredda stagione Tammurriata di pulcinella che balla in segreto una tarantella Tammurriata tammurriata sotto il cappello del sol leone Tammurriata del maggio in festa senza nuvole sulla testa Tammurriata del vecchio barbone che soffia sul mondo una fredda stagione Tammurriata di pulcinella che balla in segreto una tarantella
7.
Fudbalerska 02:49
8.
Africa 04:36
AFRICA (G. Nuti – M. Gatto) Giovane dio faraone di mare d’Africa re, del Nilo pescatore, alzati, che si va di sponda in sponda, schioccando le vele di legno in legno sull’ onda che sale si va per terra, per mare si va E fatta di niente questa piccola vita un pugno di riso, una guizzo d’acciuga E’ fatta di vento e fatta di stento Piegati su reti dure da trascinare su lische di pesce lasciate a marcire alla corrente si sale e si va’ Respiro d’Africa d’ambra e d’argento etnico è il ritmo di questo andare lento fuscelli e barche d’ebano, piramidi egiziane portatrici libiche, sotto caschi di banane Africa Africa Africa Milioni d’anni per poter seguire stelle cadere e albe da catturare da questo orizzonte da queste sponde da questo mare dove vanno a dormire persici d’oro tra rovine a sognare nel fondo del mondo lontano dal tempo Alzati alzati, giovane amore d’Africa voce ,gioia o dolore alzati al canto di questo incanto è segnato sul viso di chi naviga in mare sul passo incerto di chi sta per partire questo futuro, questo andare insicuro Respiro d’Africa d’ambra e d’argento etnico è il ritmo di questo andare lento fuscelli e barche d’ebano, piramidi egiziane portatrici libiche, sotto caschi di banane Africa Africa Africa
9.
10.
La Statua 03:20
LA STATUA (G. Nuti – M. Gatto) Un individuo, fenomenale un caso di biologia internazionale un’ eccezione di natura un baluardo della razza pura, dentro un museo, come una cera con la banda comunale e la bandiera pensò di diventare una statua da ammirare, pensò di diventare una statua da ammirare. Senza pretese di strafare non fu difficile dimostrare che non servono doti d’artista grande intelletto per mettersi in mostra spirito d’appartenenza e un senso endemico d’indipendenza, dei cromosomi rari almeno simili se non uguali dei cromosomi rari almeno simili se non uguali Da vivo non ti conviene farti una statua non porta bene ridi alla vita, brinda alla sorte tieni lontana la morte ridi alla vita, brinda alla sorte tieni lontana la morte Restò quel busto a ricordare che non ce niente da salvare entra anche tu nella memoria lascia il tuo segno nella storia. Attento non ingannarlo Il destino e’ beffardo eroe per convinzione ma per gli altri un buffone, eroe per convinzione ma per gli altri un buffone Da vivo non ti conviene farti una statua non porta bene ridi alla vita brinada alla sorte tieni lontana la morte. ridi alla vita brinada alla sorte tieni lontana la morte. Quando sei vivo non ti conviene farti una statua non porta bene ridi alla vita brinada alla sorte tieni lontana la morte. ridi alla vita brinada alla sorte tieni lontana la morte.
11.
El Gaeo 02:42
EL GAO (G.Nuti – M. Gatto) Prezzemolo tritato e odor di rosmarino Il gallo del prevosto cuoce nel camino Pensare che il prete gli era affezionato Ma non per il suo canto ma per essere ingrassato. E pensa stà canaia gnanca ‘na preghiera Al vespero dei santi ne-a mesa de-a sera ma stufo de radici e ovi tute e sere ghe ordina aea perpetua bisogna provedere Come na ombra scura sensa respirar come na faina sensa fiatar con grande devosion e riverente al prete entra sul punaro pasando soto a rete Chè l fosse molto pì de un semplice pennuto pì de un normal osel xera risaputo ma ea che ‘na poastra no a gera mai stata ghe tira el coeo co-a rabia de ‘na vita immacolata Che polvaron de piume e gà rabaltà el punaro e gaine scampa par metarse al riparo ma varda ti fidarse de na bruta vecia darghe tuti i ovi e a te cusina in tecia ‘Na gioia granda, pa a pansa del curato se ga slargà a ribalta par sentirse pi beato e ringrasiando i santi, disendo na preghiera va in leto beo passu’, stusando la candela. Ma quando de matina co’l sol che dorme ncora a cesa verse e porte de-a funsion religiosa el prete soto e querte nol se move ncora el prete soto e querte par che no respira ! ! Ma stamatina el gao no ga canta’. No ga cantaaahaaha, No ga cantaaahaaha
12.
Sogno Blu 04:13
13.
Agua Natural 03:40
AGUA NATURAL (G. NUTI - M. GATTO) Una goccia d’acqua che dalle mie mani traspare chiara di sorgente, marina, azzurra di sole mistero di questa vita, arcano di un grande pianeta una goccia d’acqua al mondo lascerò cadere. é un rio cheio de forca, energia vital palavras que escorrem livre numa vocal lagrima essencia de dores, vida que nao pode parar fresca na fonte ou temporal, furia louca explosao C’e bisogno d’acqua, per non appassire per stenderci al vento e per strizzarci al sole dateci da bere, fateci bagnare a tutto il mondo acqua naturale Queremos agua agua agua, agua agua agua Queremos agua agua agua, agua natural. Queremos agua agua agua, agua agua agua Queremos agua agua agua, agua natural. Una goccia d’acqua che dalle tue mani traspare scivola leggera di pioggia e libera cade é a razaò desta vida, o misterio do grande planeta e uma gota d’agua no mundo, deicharei cair C’e bisogno d’acqua, per non appassire per stenderci al vento e per strizzarci al sole dateci da bere, fateci bagnare a tutto il mondo acqua naturale Queremos agua agua agua, agua agua agua Queremos agua agua agua, agua natural. Queremos agua agua agua, agua agua agua Queremos agua agua agua, agua natural. Queremos agua agua agua, agua agua agua Queremos agua agua agua, agua natural. Queremos agua agua agua, agua agua agua Queremos agua agua agua, agua natural.
14.

about

Secondo album per i veneti Manodopera, e siamo già vicini al capolavoro! Quattordici pezzi, tutti giocati sul ritmo della musica popolare, che sia un tango, che sia musica balcanica, che si vada in America Latina, oppure in Giamaica: tanta energia, tanto divertimento, non c’è spazio per la noia.

La strada resta quella tracciata con "Terratradita", sempre edito da UPR Folkrock. I Manodopera sono Gianluca Nuti (cantante chitarrista, mandolinista, autore di musiche e testi), Mauro Gatto (batteria, percussioni, camorra, cori), Fabio Mion (fisarmonica, pianoforte, hammond, tastiere), Tiziano “Mr. Top” Melchiori (percussioni, congas, cori), Stefano Andreatta (basso elettrico e contrabbasso), Mario Vendramini (sax), Mario “Zivas” Cavacece (tromba, filicorno) e Paolo Berton (trombone); non mancano un’infinità di ospiti-amici a dare colore e calore alle composizioni.

Le primissime note di "L’Eremita" (“sa vivere alla grande perché ha tutto anche se non ha niente”) sembrano uscire da un western di Sergio Leone, ma è un attimo e subito si parte su ritmi ska. La fisarmonica è la protagonista di La Chambre, poi arriva Il Circo.

"Anita" è swing e mambo, piacerebbe a Capossela, mentre forse Conte preferirebbe "La mosca d’o bar". "La tammuriata delle stagioni" (“nel suono della natura c’è tutta la forza dei tuoi ideali”) ricorda "Volta La Carta" (Faber è sicuramente tra le fonti d’ispirazione del gruppo); ancora ska per "Fudbalerska", mischiato con sonorità balcaniche. "Africa" (“respiro d’Africa, d’ambra e d’argento, etnico è il ritmo di questo andare lento”) non ha bisogno di spiegazioni, così come il breve strumentale "Kingston Prosit". E se "La Statua" (“da vivo non ti conviene farti una statua, non porta bene”) è speziata di Messico, "El Gæo" ci riporta tra i Balcani. "Sogno Blu" ha i fiati in evidenza, "Agua Natural" e "Manodopera - Ska Version" ci trasportano ai Carabi.

E proprio nel testo di quest’ultima canzone c’è la filosofia del gruppo: “la musica popolare che va senza frontiere senza farsi dominare, unisce come il mare, illumina come il sole, porta alla gente vitalità e calore”.

credits

released December 15, 2015

all songs by G. Nuti & M. Gatto, except :
La chambre by Laurò
Sogno Blu by L.Miglioranza
La mosca d'o Bar con A. Cantone

Gianluca Nuti : voce, Chitarre
Mauro Gatto : Batteria, Percussioni e voce
Fabio Mion : Fisarmonica e piano
Stefano Andreatta : Basso
Tiziano Melchiori : Percussioni ed effetti
Zivas Cavacece : Tromba
Mario Vendramini : Sax
Paolo Berton : Trombone

Recorded at Majestic Studio (VE) by Marino de Angeli 2005

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Mauro Gatto Montebelluna, Italy

Drummer, musician, and producer from 1985...he always work for anytype of music...check him on Band Camp

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